Diga del Vajont: la storia di Longarone e la società SADE

Belluno

Nelle profonde pieghe delle Alpi Venete, vicino al pittoresco villaggio di Longarone, sorge un monumento alla tragedia umana e all’arroganza dell’ingegneria. La Diga del Vajont, una volta maestosa e imponente, è ora ricordata come un simbolo di distruzione e tragedia. In questo articolo, esploreremo la storia triste e rassegnata di questa diga, che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria di Belluno e di tutta l’Italia.

La Diga del Vajont: Una Promessa di Progresso

Negli anni ’50, la Società Adriatica di Elettricità (SADE) intraprese un ambizioso progetto: la costruzione della Diga del Vajont. Questo gigantesco muro di cemento sarebbe stato in grado di generare energia idroelettrica per la crescente domanda dell’Italia del dopoguerra. Sembrava un’opportunità di progresso e prosperità per la regione, ma le conseguenze della sua costruzione sarebbero state ben diverse da quelle immaginate.

Il Fatale 9 Ottobre 1963

Il 9 ottobre 1963 è una data che rimarrà per sempre incisa nella memoria di Longarone e delle comunità circostanti. In quella tragica giornata, una frana catastrofica si staccò dal versante del monte Toc, precipitando nella valle e generando una massiccia ondata d’acqua di 200 metri di altezza che travolse tutto ciò che si trovava al suo passaggio. La Diga del Vajont non crollò, resistette all’ondata e alla massiccia frana del monte Toc, un’opera di ingegneria tutta italiana.

La Rassegnazione di una Comunità

La tragedia del Vajont ha mietuto più di 2.000 vite umane e distrutto interi villaggi, tra cui Longarone. Le comunità locali si sono trovate improvvisamente ad affrontare la devastazione e la perdita di persone care. La promessa di progresso si era trasformata in un incubo.

Le Lezioni Apprese dalla Tragedia

La storia della Diga del Vajont è una lezione dolorosa sull’importanza di considerare attentamente l’ambiente e la sicurezza nelle grandi opere di ingegneria. Questo disastro ha portato a una maggiore consapevolezza riguardo alla necessità di valutare attentamente i rischi geologici e la sostenibilità ambientale prima di intraprendere tali progetti.

Il Ricordo della Diga del Vajont

Oggi, la Diga del Vajont è rimasta in piedi come un monumento silenzioso alla tragica storia di Longarone e Belluno. È un promemoria costante delle conseguenze delle decisioni prese senza la dovuta prudenza e riflessione. La storia di questa diga ci ricorda quanto sia importante rispettare la natura e ascoltare la sua voce, altrimenti le conseguenze possono essere devastanti e irreversibili.