Hemingway – Villa Cà Erizzo Luca

In Villa Ca’ Erizzo Luca si trova il museo dedicato a Ernest Hemingway, lo scrittore americano che ha soggiornato a Bassano del Grappa nella fase conclusiva della prima guerra mondiale

Bassano del Grappa non si è chiamata sempre così. All’inizio era Bassano Veneto. Ha cambiato nome nel 1928, per onorare la città veneta teatro della resistenza italiana nella fase conclusiva della prima guerra mondiale.

Siamo a cavallo tra il 1917 e il 1918. Bassano diventa l’epicentro della resistenza italiana contro i ripetuti tentativi dell’esercito austro-ungarico di sfondare il fronte. Gli invasori erano a pochi chilometri dalla città, sul Monte Grappa, nella Valsugana e sui rilievi a sud dell’Altopiano di Asiago. A Bassano si riversano migliaia e migliaia di soldati diretti al fronte, compatrioti e militari alleati.

Molti furono i morti e i feriti. Negli anni, la città ha celebrato i suoi eroi. 23.000 soldati sono sepolti nell’ossario del Grappa ed oltre 5.000 nell’ossario cittadino. Il principale parco di Bassano è dedicato ai “ragazzi del ‘99”, l’ultima classe di leva della prima guerra mondiale, chiamata a seguito della disfatta di Caporetto e che segnò in maniera decisiva la sorte del conflitto.

Tra i vari monumenti, musei e mostre dedicate alla storia della Grande Guerra, a Bassano del Grappa c’è un museo unico nel suo genere. Si trova in una splendida villa del ‘400, villa Ca’ Erizzo, situata lungo la sponda occidentale del fiume Brenta.

Nella sala d’ingresso, Hemingway accoglie il visitatore con i suoi romanzi ispirati dalla Grande Guerra: “Addio alle armi” e, a distanza di trent’anni dalla prima guerra mondiale, Hemingway torna in Veneto e scrive “Di là dal fiume e tra gli alberi” dove il famoso passo, “Vorrei essere seppellito lassù, lungo il Brenta, dove sorgevano le grandi ville coi prati, giardini, platani, cipressi” diventa storia. Vi è anche la documentazione di un suo singolare racconto scritto a vent’anni, all’indomani del suo rientro in patria, a guerra appena conclusa. E’ la storia di un pugile italo-americano della California che sparisce dalla circolazione e Hemingway lo ritrova arruolato tra gli Arditi nel Bassanese proprio a Ca’ Erizzo.
Come è noto ai lettori di Hemingway, egli è spesso autobiografico nei suoi scritti anche se non risulta che egli abbia mai combattuto fra gli Arditi. Tuttavia, egli ebbe modo di familiarizzare con essi perché un’unità combattente di questo corpo speciale d’assalto italiano era di stanza proprio a Ca’ Erizzo.

HERNEST HEMINGWAY PREMIO NOBEL DELLA LETTERATURA

Ernest Hemingway soggiornò presso la Villa Ca’ Erizzo durante il periodo della Grande Guerra. Questo è il motivo per cui si è voluto dedicargli questo importante spazio e allestimento storico culturale.

Questo museo vuole porsi come struttura e fondazione che nel tempo andrà a studiare e sviluppare tutto ciò che di inedito e originale custodisce. Il fine è di contribuire a valorizzare la prestigiosa presenza che Hemingway ha voluto riservare all’Italia alla nostra regione durante le sue frequenti permanenze.

Villa Ca’ Erizzo racconta non solo la Grande Guerra, ma anche un personaggio illustre che per alcuni mesi ha soggiornato lungo le rive della Brenta.

Guarda il video di Loris Giuriatti su Villa Cà Erizzo

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