PONTE DEGLI ALPINI

Vicenza

Il ponte sul Brenta, detto Ponte Vecchio, Ponte di Bassano o Ponte degli Alpini, situato nella città di Bassano del Grappa ed è considerato uno dei ponti più caratteristici d’Italia, essendo un ponte coperto in legno, costruito su progetto di Andrea Palladio.

Dal 1928, il ponte è anche dedicato alla memoria delle centinaia di migliaia di soldati (in particolare i reparti alpini) che durante la prima guerra mondiale attraverso il ponte salivano sull’altopiano dei Sette Comuni, teatro di sanguinosi combattimenti.

STORIA

Il ponte preesistente dal 1209 al 1569 era una struttura in legno su piloni e coperta da un tetto che costituiva la fondamentale via di comunicazione fra Bassano e Vicenza.

Nel 1315 Bassano venne coinvolta nella guerra tra Padova e Cangrande della Scala. Quando quest’ultimo occupò Marostica ed Angarano, furono costruite due torri per difendere il ponte.

Nel 1402 la guerra tra Gian Galeazzo ed i Carraresi coinvolge anche Bassano: il signore di Milano tenta di deviare il Brenta per privare Padova delle sue difese costruendo un ponte costituito da 94 arcate in pietra dotate di porte in legno utilizzate come saracinesche. Nella notte tra il 6 e il 7 agosto una piena travolge il ponte che verrà distrutto.

Nel 1511 le truppe francesi al comando del generale Jacques de La Palice incendiano il ponte per sfuggire all’esercito imperiale durante la guerra della Lega di Cambrai.

Progetto di Andrea Palladio

Nell’ottobre del 1567 si ebbe una vigorosa piena del fiume Brenta che travolse lo storico ponte preesistente. L’architetto Andrea Palladio fu coinvolto nella ricostruzione sin dai mesi immediatamente successivi al crollo: egli progettò dapprima un ponte in pietra completamente diverso dal precedente, a tre arcate sul modello degli antichi ponti romani. Il Consiglio cittadino bocciò tuttavia il progetto, imponendo all’architetto di non discostarsi troppo dalla struttura tradizionale.

Nell’estate del 1569 Palladio presentò quindi un secondo progetto definitivo di un ponte in legno che richiamava in pratica la struttura precedente, sebbene radicalmente rinnovata quanto a soluzioni tecniche e strutturali, e di grande impatto visivo.

IL CANTO DEL PONTE

Sul ponte di Bassano
là ci darem la mano
là ci darem la mano
ed un bacin d’amor.

Per un bacin d’amore
successe tanti guai
non lo credevo mai
doverti abbandonar

Doverti abbandonare
volerti tanto bene
è un giro di catene
che m’incatena il cor

Che m’incatena il cuore
che m’incatena il fianco
non posso far di manco
di piangere e sospirar

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